ARRIVO: Bivacco Col dei Gai (1192 m);
LUNGHEZZA:11 km circa;
DIFFICOLTA': EE;
SENTIERI: 990, 4, 3;
CARTOGRAFIA: Tabacco n°24;
TEMPO IMPIEGATO: 5 ore
ALTITUDINE MASSIMA:Monte Cimone (1281 m);
ALTITUDINE MINIMA:Tovena (250 m);
ZAINO: 30 litri;
MATERIALE e RISORSE: A parte una buona scarpa, l'equipaggiamento necessario non è molto (a meno che,come nel mio caso, non decidiate di trascorrere la notte lungo il sentiero), basta un normale zainetto da passeggiata giornaliera per vivere spensieratamente questa bella passeggiata.
GRUPPO MONTUOSO: Prealpi Trevigiane e bellunesi;
SEGNALETICA: Buona fino alle casere Monvecchio, oltre la segnaletica verticale non è completa;
DESCRIZIONE DELL' ITINERARIO: L'itinerario che ho percorso è composto sostanzialmente da due sentieri: il 990 (che da Tovena porta al monte Cimone) e dal sentiero numero 4 (percorso erroneamente perchè dal monte Cimone era l'unico visibile chiaramente). Non vi sono difficoltà tecniche lungo il percorso (in quanto articolato principalmente lungo mulattiere), ma il notevole dislivello richiede una buona dose di allenamento ed acqua.
Il sentiero inizia subito dopo Tovena, lungo la strada che porta a Passo San Boldo, ed è chiaramente visibile.
Inizio del sentiero |
Dopo un'ora e mezzo circa dalla partenza, lungo il sentiero si trova un comodissimo tavolo da pic-nic (utile per una pausa e breve spuntino). Oltre questo punto di sosta inizia ad esserci un po' di neve (giustamente a Febbraio, se ne trova un poca), ma comunque siamo su un sentiero largo e molto facile da percorrere.
Dopo altri tre quarti d'ora di cammino lungo il sentiero 990, si raggiungono le casere Monvecchio (1011 m), e qui inizia il tratto di salita più difficile, ma è anche l'ultimo.
Qui la deviazione dal sentiero sterrato che porta a Casere Monvecchio (1011 m) |
Ora il sentiero non sarà più ampio e con una moderata pendenza, inizierà la fase più impegnativa del nostro percorso, che ci porterà fino al Monte Cimone (1281 m).
Gli ultimi tratti in salita del 990 |
Monte Cimone, e le vette feltrine in lontananza. |
Ora il sentiero più breve e facile per raggiungere il bivacco sarebbe il numero 3, ma non conoscendo la zona, ho preferito seguire le tracce di quello più visibile, il numero 4 che scende a valle lungo un percorso semplice e percorribile a cavallo senza la neve.
Dopo aver raggiunto l'intersezione fra il sentiero e una strada sterrata, ho proseguito il lungo questa (quindi proseguendo verso destra, risalendo il dislivello di 100 metri che ci separa dal bivacco) fino a ricollegarmi al sentiero numero 3, raggiungendo così il bivacco Col dei Gai a quota 1192 m.
Il panorama al tramonto: le vette feltrine nascoste dietro all'umidità. |
Il bivacco ha una legnaia ben fornita ed ha spazio sufficiente per ospitare comodamente 8 persone, è formato da due piani: uno con tre tavole, una dispensa, la stufa ed il camino; e l'altro con un tavolato molto ampio con accesso diretto all'esterno.
PERIODO CONSIGLIATO:Tutto l'anno, con l'opportuna attrezzatura stagionale.
CONSIGLI:Se percorso d'estate, sarà necessaria una grande quantità di acqua.