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giovedì 15 settembre 2016

4 giorni in Costa Smeralda, a spasso e con zaino in spalla

PARTENZA e ARRIVO: Aeroporto di Olbia;


TEMPO IMPIEGATO:
4 giorni, 4 notti;

ZAINO: 30 litri;

MATERIALE e RISORSE: Scarpe da ginnastica, telo da mare, ricambio, infradito e reflex;


ZONA: Sardegna, Costa Smeralda;

CONSIGLI: Informarsi preventivamente sui trasporti locali per non perdere ore e ore aspettando quello giusto, prenotare per tempo i voli e i pernotti, la giacca a vento è molto utile perchè il vento spesso è forte;

IL VIAGGIO: Iniziamo il viaggio dall'arrivo all'aeroporto di Olbia:

1° giorno:

arrivati all'aeroporto in mattinata, iniziamo il viaggio con i mezzi pubblici fino alla Maddalena.
Le corriere e autobus partono accanto allo stabile dei noleggi fuori dall'aeroporto.
L'aeroporto è abbastanza ben collegato alla città con diverse navette circolari che portano al centro città, da cui è possibile prendere una corriera fino ad Arzachena e di lì un'altra per Palau. Palau è anche collegato direttamente con l'aeroporto, ma le corse sono meno, e bisogna calcolare bene gli orari per prendere quella diretta. Comunque tutte le corse al dettaglio sono consultabili sul sito dei trasporti locali assieme alle tariffe.
Da Palau è obbligatorio prendere il traghetto per raggiungere La Maddalena (ci sono traghetti circa ogni mezz'ora). Qui il link al sito dei traghetti.
A bordo del traghetto per La Maddalena




Dal porto si raggiungono facilmente tutte le principali strutture ricettive dell'isola anche a piedi. Sull'isola ci sono anche servizi di trasporto che collegano all'isola di Caprera e che fanno il giro turistico dell'isola.

2° giorno:

Da La Maddalena a Baja Sardinia ci sono pochi collegamenti diretti durante il mese di settembre, sono offerti da Caramelli con partenza da Palau, qui il link
I trasporti che collegano alternativamente Palau a Baja Sardinia sono quelli dell'ARST (il link al sito è sopra), prevedendo un cambio ad Arzachena.
Il centro storico di Arzachena

Arzachena


Baja Sardinia

Baja Sardinia è una piccola località costiera che si sviluppa attorno alla spiaggia nel raggio di 1 km, quindi la si può girare tranquillamente anche a piedi.

3° giorno:

Da Baja Sardinia ci spostiamo a Golfo Aranci, è collegato con linee Caramelli (già linkato sopra) e Sunlines, qui il link. 
In settembre non ci sono corse dirette, quindi le soluzioni sono: tornare a Olbia e prendere il treno, oppure fermarsi alla Marinella a fare un giro in spiaggia (bellissimo golfo cristallino) e prendere dalla stazione locale il treno verso Golfo Aranci (10 min).

il golfo della Marinella








Golfo Aranci
4° giorno:

Trasferimento in treno da Golfo Aranci ad Olbia, le corse non sono molte, ma comunque anche nel festivo ci sono alcuni treni che permettono di raggiungere in una ventina di minuti la città.

La chiesa di San Simplicio



La chiesa di San Paolo
Olbia non è una città molto grande, la si riesce a visitare in mezza giornata volendo, le principali attrazioni sono il porto, la chiesa di San Paolo, la chiesa di San Simplicio ed il parco pubblico.
Una delle cose da fare potrebbe essere il giro panoramico con l'autobus a due piani, che parte dal porto ed arriva fino alla spiaggia di Pittulongu.



sabato 3 settembre 2016

Case Bortot, Bivacco del Marmol e Pelf


PARTENZA e ARRIVO: Case Bortot (694 m);


 

DIFFICOLTA': EE/EEA (impegnativo);

SENTIERI: 501, 503, 514, Ferrata Zacchi, Ferrata Marmol, Ferrata Mariano, 511, 505;  

CARTOGRAFIA: Tabacco n°24;

TEMPO IMPIEGATO: 9 ore (soste incluse) il primo giorno e 10 ore (soste incluse) il secondo;

ALTITUDINE MASSIMA: Pelf  (2502 m);

ALTITUDINE MINIMA:
Case Bortot (694 m);

ZAINO: 35 litri;

MATERIALE e RISORSE: una buona scarpa, una buona dose di acqua, un paio di bastoncini da trekking, set da ferrata, casco, fornello a gas, sacco a pelo;

GRUPPO MONTUOSO: Dolomiti Bellunesi - La Schiara;

SEGNALETICA: Buona fino a forcella Marmol, oltre diventa un po' datata e meno visibile; 


CONSIGLI: Questo percorso richiede un ottimo allenamento,  al bivacco ci sono delle coperte, volendo si può portare con se anche il solo sacco lenzuolo;
 

DESCRIZIONE DELL' ITINERARIO

1° giorno:
 Partenza da Case Bortot ore 10:00, percorrendo le tre ore di avvicinamento per arrivare al 7° Alpini, si attraversa più volte l'Ardo (molto bello da fotografare in prossimità del terzo e ultimo ponte), il sentiero 501 è prevalentemente sul bosco di latifoglie fino alla fine, eccetto alcuni brevi tratti esposti al sole.





Dal rifugio all'attacco della ferrata Zacchi (che percorreremo solamente per il primo tratto che si collega alla Marmol) s'impiega meno di un'ora.
Il percorso della ferrata Marmol richiede due ore (soste escluse) fino al bivacco Marmol o Bocco.
La ferrata non presenta particolari difficoltà tecniche, c'è solamente qualche tratto un po' esposto lungo il percorso. La ferrata è di media difficoltà e si può percorrere anche con zaini voluminosi (io avevo un 70 litri e non ho avuto difficoltà).










Al bivacco ci sono 6 posti letto con materasso e coperte di pile, un tavolo e qualche provvista. La struttura è di recente costruzione ed è un ottimo punto di appoggio per il tipo di percorso che sto raccontando.

2° giorno:
Partenza dal bivacco Bocco o Marmol alle ore 7:00, dopo mezz'ora di sentiero attrezzato fino a Forcella Marmol, da cui inizia la Ferrata Mariano, che ci porterà dopo tre ore alla vetta del Pelf.








La ferrata ha un tratto iniziale verticale, e quindi difficile, ma dopo una mezz'ora le difficoltà diminuiscono notevolmente, con ampi spazi per riposare e senza cavo.






 Dalla vetta del Pelf, (che non è segnata con cartelli e targhette, ma solo con un'anonima croce di legno) non è più necessario il materiale da ferrata, perchè finiscono i cavi metallici e dopo 5 minuti dalla vetta ci si trova a scendere su prato erboso.


La discesa fino all'intersezione col sentiero che ci porterà di nuovo al rifugio 7° Alpini durerà all'incirca due ore e mezza, e da lì il rifugio dista tre quarti d'ora abbondanti.








Una volta arrivati al rifugio, la strada per scendere è la stessa fatta il giorno prima per salire.