Il mio canale

sabato 30 agosto 2014

Giro classico del Pelmo

PARTENZA: Passo Staulanza  (1766 m);

ARRIVO: Passo Staulanza (1766 m);

LUNGHEZZA:17 km circa;  

DIFFICOLTA': EE;

SENTIERI:472, 471, 480, sent. Flaibaini ;  

CARTOGRAFIA: Tabacco n°25;

TEMPO IMPIEGATO: 9 ore scarse con soste nei rifugi ;

ALTITUDINE MASSIMA: F.lla Val d'Arcia (2476 m);

ALTITUDINE MINIMA: Passo Staulanza (1766 m);

ZAINO: 30 litri;

MATERIALE e RISORSE: A parte una buona scarpa, l'equipaggiamento necessario non è molto, basta un normale zainetto da passeggiata giornaliera per vivere spensieratamente questa bella passeggiata.

GRUPPO MONTUOSO: Dolomiti - Pelmo ;

SEGNALETICA: Buona;

DESCRIZIONE DELL' ITINERARIO:L'itinerario inizia al Passo Staulanza, raggiungibile in auto dalla Val di Zoldo, c'è anche l'omonimo rifugio presso il quale si può parcheggiare l'auto o scendere dall'autobus (dolomitibus).
Il sentiero 472 è ben indicato, e non richiede molte spiegazioni fino al rifugio Venezia, il terreno è molto fangoso, quindi dopo grandi piogge ci si può aspettare di trovare diversi tratti scivolosi, ma a parte questo è molto ben segnalato e visibile.
Il rifugio P.so Staulanza (1766 m)


Uno sguardo al Civetta




Ecco il rif. Venezia (1946 m)

Dopo due ore e mezzo dalla partenza, eccoci arrivati alla metà del giro, il rif. Venezia. Ora dobbiamo prendere il sentiero numero 480 ed iniziare la salita a forcella Val d'Arcia, il tratto iniziale è in parallelo a quello che si collega alla via normale del Pelmo, ma poi diventa visibile fra i ghiaioni il sentiero che gira il monte (il nostro 480) che si separa dall'inizio della via normale.
Il primo tratto è parecchio ripido, ma salendo si ammorbidisce un po'



Prima della forcella, ci saranno tratti esposti, in alcuni punti attrezzati, che fanno parte del sentiero Flaibani

La val del Boite vista dalla forcella

La val del Boite e l'Antelao coperto di nuvole
La Val d'Arcia
Dopo 4 ore e mezzo dallo Staulanza, raggiungiamo f.lla di Val d'Arcia a 2476 metri.
Ora iniziamo la discesa impegnativa che porta al rif. Città di Fiume lungo il sentiero 480, arrivando dal Venezia, quello più a destra, altrimenti si accorcia il sentiero arrivando direttamente al passo Staulanza lungo la variante di sinistra.


Apparentemente il sentiero sembra molto tranquillo, ma l'ultimo tratto è tutt'altro che semplice.






















Alcuni tratti sono attrezzati, anche se i più impegnativi sono proprio quelli che non lo sono

Dopo aver preso circa 250 metri di altitudine nell'arco di un chilometro, raggiungiamo il ghiaione che ci permette di scegliere se tornare subito allo Staulanza o se proseguire verso il rifugio Città di Fiume.


L'inizio del sentiero che ci riporta allo Staulanza inizia costeggiando a sinistra il torrente


A oltre 7 ore dalla nostra partenza, raggiungiamo l'ultimo rifugio del giro, il Città di Fiume a 1918 metri.
Ora il sentiero 472 ci riporterà al passo.




Dopo 9 ore abbiamo concluso il nostro anello intorno al Pelmo.

PERIODO CONSIGLIATO: Estate e Autunno;

CONSIGLI: Attenzione al terreno, in caso di piogge abbondanti può diventare pericoloso.

giovedì 21 agosto 2014

Domegge di Cadore - Rif. Eremo dei Romiti

PARTENZA: Domegge di Cadore (685 m);

ARRIVO: Rif. Eremo dei Romiti (1167 m);

LUNGHEZZA: 3 km circa;  

DIFFICOLTA': T;

SENTIERI: 347 ;  

CARTOGRAFIA: Tabacco n°16;

TEMPO IMPIEGATO: 1 ora;

ALTITUDINE MASSIMA: Rif. Eremo dei Romiti (1167 m);

ALTITUDINE MINIMA: Domegge di Cadore (685 m);

ZAINO: Non necessario;

MATERIALE e RISORSE: Basta una borraccia da mezzo litro, e dei bastoncini da trekking;

GRUPPO MONTUOSO: Dolomiti di Centro Cadore;

SEGNALETICA: Buona; 

DESCRIZIONE DELL' ITINERARIO: Il percorso è breve, parte da un parcheggio che si trova sulla sponda opposta del lago rispetto a Domegge, e sale in due modi: uno è la via crucis, che si svolge prroprio sul sentiero 347, e l'altro è la strada sterrata che percorre la jeep per arrivare al rifugio.
L'attacco del sentiero da Domegge



Lungo la via crucis ci sono anche diverse panchine molto comode


Tutto il percorso si svolge nel bosco, senza difficoltà particolari, dopo un'oretta di cammino si arriva all'Eremo dei Romiti, dove si possono vedere bene le Marmarole e l'Antelao.
Il Rif. Eremo dei Romiti, lavori in corso nell'estate 2014

Dal rifugio, gurardando a Nord, si vede il Massiccio del Pupera Valgrande
Antelao e Marmarole (sulla destra), sarebbero visibili con un mo di nuvole in meno

PERIODO CONSIGLIATO: Tutto l'anno, la via crucis però penso non sia percorribile in inverno, comunque la strada sterrata è sicuramente percorribile in 4 stagioni;

CONSIGLI: Nessuno in particolare.

mercoledì 20 agosto 2014

Misurina - Col De Varda - Citta' di Carpi - Malga Maraia - Stabiziane

PARTENZA: Misurina (1776 m);

ARRIVO: Stabiziane (1107 m);

LUNGHEZZA: 9 km circa;  

DIFFICOLTA': EE;

SENTIERI: strada sterrata da Misurina a Col de Varda e poi il 120;  

CARTOGRAFIA: Tabacco n°17;

TEMPO IMPIEGATO: 5 ore, soste incluse;

ALTITUDINE MASSIMA: Rif. Città di Carpi (2130 m);

ALTITUDINE MINIMA: Stabiziane (1107 m);

ZAINO: 30 litri;

MATERIALE e RISORSE: A parte una buona scarpa, l'equipaggiamento necessario non è molto, basta un normale zainetto da passeggiata giornaliera per vivere spensieratamente questa bella passeggiata;

GRUPPO MONTUOSO: Dolomiti - Cadini di Misurina;

SEGNALETICA: Buona;

DESCRIZIONE DELL'ITINERARIO: Il sentiero inizia a Misurina, accanto alla seggiovia Col de Varda, ed è una semplice strada sterrata che porta fino al rifugio (volendo si può saltare questo primo tratto a piedi salendo in seggiovia).
Dal Col de Varda, si ha una buona panoramica sul Cristallo, sul versante est del Sorapiss, sul picco di Vallandro sul Monte Piana e su Misurina.
Vista su Misurina dal Rif. Col de Varda (2115 m)


Il Rif. Città di Carpi, a 2130 m


Le Marmarole viste dal rif. Città di Carpi

La strada che porta dal Col de Varda al rifugio Città di Carpi è sterrata e facilmente percorribile, in quanto non presenta particolari dislivelli (lungo questa si gode di un'ottima panoramica sulle Marmarole).


Riperrcorrendo all'indietro il sentiero che ci ha portati al secondo rifugio, prendiamo il sentiero indicato col numero 120, fino a raggiungere Malga Maraia a 1696 metri, il sentiero è per lo più sterrato e molto ampio, e ben indicato fino alla malga.


Il sentiero 120 continua alla destra della malga, costeggiando inizialmente lo steccato e porta in mezzo al bosco, scendendo abbastanza rapidamente a valle, non è tra i sentieri più visitati quindi non è molto ben visibile e segnalato, ma dopo aver trovato l'inizio è ben visibile (eventualmente si può domandare al malgaro una mano nel trovare la via), l'aspetto positivo di questo tratto è l'abbondante presenza di funghi (se percorso nella giusta stagione).


Non serve di certo essere intenditori per sapere che altro fungo cresce nelle vicinanze di questo ;)

Dopo aver seguito il 120 per 5 ore, raggiungiamo Stabiziane, e concludiamo la nostra passeggiata.

PERIODO CONSIGLIATO: Estate e autunno, in inverno è facilmente percorribile con le ciaspe il tratto Misurina-Ccittà di Carpi, ma fino a Stabiziane non è altrettanto semplice;

CONSIGLI: Se in stagione, è buona cosa avere uno spazio per i funghi.

lunedì 18 agosto 2014

Grea - Rif. Baion - Rif. Ciareido

PARTENZA: Grea (910 m);

ARRIVO: Rif. Ciareido (1969 m);

LUNGHEZZA: 9 km circa;  

DIFFICOLTA': EE;

SENTIERI: 264, 272;  

CARTOGRAFIA: Tabacco n°16;

TEMPO IMPIEGATO: 4 ore e mezzo, soste incluse;

ALTITUDINE MASSIMA: Rif. Ciareido (1969 m);

ALTITUDINE MINIMA: Grea (910 m);

ZAINO: 30 litri;

MATERIALE e RISORSE: A parte una buona scarpa, l'equipaggiamento necessario non è molto, basta un normale zainetto da passeggiata giornaliera per vivere spensieratamente questa bella passeggiata.

GRUPPO MONTUOSO: Dolomiti - Marmarole;

SEGNALETICA: Buona;

DESCRIZIONE DELL'ITINERARIO: Il sentiero 264, che ci accompagnerà da Grea fino al Rifugio Baion, inizia dal centro del paesino di Grea, e sale fino alla Croda (1680 m) lungo una strada sterrata fino a quasi in cima, oltre troviamo un breve tratto di sentiero ben segnalato che si ricollega ad un'altra strada sterrata che inizia dalle casere sotto la Croda e raggiunge il Rif. Baion.

La strada sterrata fino alla Croda

L'inizio del sentiero 264

In caso di un bel tempo, dalla croda si ha un buon panorama sul lago di centro Cadore e sugli Spalti di Toro


Ecco che dalla Croda riprende la strada

Il Rif.Baion a 1828 metri.

Dopo tre ore abbondanti dalla partenza, si raggiunge il Rif. Baion, dove inizia il sentiero 272 che ci porterà al Ciareido.
Il sentiero 272 è abbastanza ripido e scivoloso in caso di piogge abbondanti, prestare molta attenzione, segnaletica ben visibile.


Il 272 dopo la ripida salita iniziale



Le Marmarole orientali

Ed eccoci arrivati a destinazione


Con un tempo migliore, è possibile vedere la fine della Val d'Ansiei e le alpi Carniche

A 4 ore e mezzo da Grea, abbiamo raggiunto il Rif. Ciareido a 1969 metri.

PERIODO CONSIGLIATO: Estate e autunno, sarebbe percorribile anche con le ciaspe in inverno, ma non ho idea delle eventuali difficoltà;

CONSIGLI: Partire con una buona scorta d'acqua, perchè le salite sono abbastanza impegnative, lungo il sentiero è facile trovare funghi (basta darci un'occhiata di tanto in tanto durante le pause).