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venerdì 19 agosto 2016

Dal Rifugio 2000 alle sorgenti del Piave, per il Passo del Mulo

PARTENZA: Rifugio 2000 (2002 m);


ARRIVO: Sappada (1996 m);

DIFFICOLTA': EE;

SENTIERI: Alta Via numero 6, 140, 138, 135, 129, 136, Sentiero naturalistico Val Sèsis, 139 e strada asfaltata;  

CARTOGRAFIA: Tabacco n°1;

TEMPO IMPIEGATO:8 ore e mezza (soste incluse);

ALTITUDINE MASSIMA: Passo del Mulo (2356 m);

ALTITUDINE MINIMA:
Sappada (1996 m);
 
ZAINO: 20 litri;

MATERIALE e RISORSE: una buona scarpa, una buona dose di acqua, un paio di bastoncini da trekking;

GRUPPO MONTUOSO: Dolomiti del Comelico e Val Sèsis;

SEGNALETICA: Ottima; 

DESCRIZIONE DELL' ITINERARIO: Il percorso fino ai laghi d'Olbe è questo, oltre si sale verso Passo del Mulo, per scendere poi a Sella Franza, di lì al Passo del Roccolo per poi arrivare al Rifugio Sorgenti del Piave. Dopo aver costeggiato la strada asfaltata oltre Passo Avanza, inizierà il sentiero naturalistico della Val Sèsis, che si allontana dalla strada asfaltata attraversandola solamente un paio di volte, permettendo una discesa più spensierata lontano dalle macchine. Dopo aver superato la Baita Rododendro, si raggiunge il Rifugio Piani del Cristo, da qui è possibile rientrare a Sappada con il sentiero 139, che finisce nella strada principale nelle vicinanze del campeggio. Da lì si raggiunge la seggiovia lungo la strada asfaltata.


CONSIGLI: questo percorso richiede un buon allenamento, poichè oltre al dislivello negativo non di poco conto, la durata del percorso lo rende molto impegnativo.




















giovedì 18 agosto 2016

Da Sappada al bivacco Damiana, per il Passo dell'Arco

PARTENZA e ARRIVO: Sappada (1196 m);


DIFFICOLTA': EE;

SENTIERI: 316, 317, 232, 322 e strada asfaltata;  

CARTOGRAFIA: Tabacco n°1;

TEMPO IMPIEGATO: 10 ore (soste incluse);

ALTITUDINE MASSIMA: Forcella dei Cadini (2098 m);

ALTITUDINE MINIMA:
Sappada (1196 m);

ZAINO: 20 litri;

MATERIALE e RISORSE: una buona scarpa, una buona dose di acqua, un paio di bastoncini da trekking;

GRUPPO MONTUOSO: Dolomiti Friulane - Clap;

SEGNALETICA: Buona; 

DESCRIZIONE DELL' ITINERARIO: Il percorso inizia lungo le rive del Piave, con il sentiero 316 prima e poi con il 317 fino a Passo dell'Arco (1907 m, 2,30 ore). Da qui, con il sentiero 232 arriviamo al bivacco Damiana (1985 m), passando per Forcella dei Cadini (qui ci sono dei tratti di ghiaione brevi ma ripidi, indispensabili i bastoncini da trekking). Dal bivacco Damiana, si scende a Sappada lungo il sentiero 322, che dopo un breve tratto di discesa e salita iniziale (di 100 m circa), scende fra mughi, attraversando alcune roccette in prossimità di piccoli corsi d'acqua. Arrivando poi nel bosco, la discesa diventa molto più rapida, finchè il sentiero non si unisce alla strada forestale che porta al lago di pesca sportiva.


CONSIGLI: questo itinerario necessita di una buona dose di acqua, allenamento fisico e attenzione nei tratti di roccette e ghiaione.




















Giro del Monte Siera, per Forcella Creta Forata

PARTENZA e ARRIVO: Sappada (1196 m);


DIFFICOLTA': EE (con un tratto attrezzato di sentiero franato);

SENTIERI: strada forestale, 318, 321, 231, 316;  

CARTOGRAFIA: Tabacco n°1;

TEMPO IMPIEGATO: 7 ore (soste incluse);

ALTITUDINE MASSIMA: Forcella Creta Forata (2099 m);

ALTITUDINE MINIMA:
Sappada (1196 m);

ZAINO: 20 litri;

MATERIALE e RISORSE: una buona scarpa, una buona dose di acqua, un paio di bastoncini da trekking;

GRUPPO MONTUOSO: Dolomiti Friulane, Creta Forata e Monte Siera ;

SEGNALETICA: Buona, ma mancavano le indicazioni del sentiero inagibile arrivando dalla forcella a Passo Siera; 

DESCRIZIONE DELL' ITINERARIO:Il percorso fino al rifugio Monte Siera è questo, oltre il sentiero non presenta difficoltà particolari, c'è un tratto esposto attrezzato con cavo dopo aver superato Cima Dieci, ma oltre quello il sentiero è perfettamente indicato e segnalato fino alla forcella Creta Forata. Scendendo verso Passo Siera, il sentiero si fa molto più selvaggio, ed è facile confondere il sentiero con le vie percorse dai camosci (che lo incrociano più volte e sono molto più battute), questo perchè è franato un pezzo di sentiero attrezzato fra Col di Siera e C.ra Siera di Sotto, e quindi (dato che percorrendo nel senso opposto il sentiero è indicato che il sentiero è inagibile) non viene molto frequentato.


CONSIGLI: Da percorrere con la cartina alla mano e con molta attenzione, poichè in alcuni tratti della discesa dalla forcella a Passo Siera, sono più battuti i sentieri dei camosci che quello ufficiale ed è facile confondersi.