Il mio canale

venerdì 27 ottobre 2017

Camminando fra gli altipiani, 3 giornate fra Tonezza ed Enego

PARTENZA: Chiesetta Restele (1513 m) 

ARRIVO: Enego (768 m);

DIFFICOLTA': EE;

SENTIERI: strada asfaltata, strada forestale, 561, 599, 299, alta via 11, SP, E5, 209, 826, 208, 835, 839, 840, sentiero tricolore, 869B, 869, 868;  

CARTOGRAFIA: Tabacco n°050-057-056;

TEMPO IMPIEGATO: 3 ore soste incluse il primo giorno, 10 ore soste incluse il secondo, 7 ore soste incluse il terzo;

ZAINO: 70 litri;

GRUPPO MONTUOSO: Spiz Tonezza, Val d'Astico,Altopiano di Lavarone, Altopiano di Vezzena, Altopiano dei sette comuni, ;

SEGNALETICA: buona; 

DESCRIZIONE DELL' ITINERARIO: Il percorso di cui vi parlo ora è sostanzialmente una traversata che inizia ai piedi dello Spitz Tonezza, attraversa gli altipiani di Lavarone, Vezzena e dei sette comuni per poi concludersi ad Enego
.
La lunghezza di questo percorso rende necessarie due notti lungo il cammino.
Per questioni di tempo ho percorso il tracciato in modo un po' strano e poco funzionale, consiglio a chi vuole trarre spunto da questa mia esperienza di distribuire meglio il cammino nei tre giorni, in particolare modo tra il primo e il secondo.
Non si trova acqua lungo il cammino.

Iniziando vicino al Rifugio Melignon, si trova una chiesetta, da cui inizia il sentiero 561 che porterà rapidamente in Val d'Astico. Questo sentiero l'ho trovato davvero pieno di foglie secche, sprofondavo fino al ginocchio, quindi i bastoncini sono consigliati.
Una volta raggiunto il fondovalle, si prosegue verso la località di Pedemonte, fino ad incontrare la strada forestale che è indicata verso Monterovere. (io lungo questa strada ho trovato uno spazio pianeggiante dove ho piantato la tenda per la notte, il primo spazio utile è dopo 15 min circa di cammino dall'inizio della strada).
Una volta raggiunto Monterovere, si prosegue lungo la strada asfaltata fino a Passo di Vezzena, da cui si prende la strada asfaltata in direzione del Forte Verle, proseguendo poi oltre fino alla Porta Manazzo (io per questioni di tempo ho percorso la via meno panoramica ma molto più veloce, cioè non la via in cresta dalla cima di Vezzena, ma ho seguito la strada inizialmente asfaltata e poi sterrata).
Da Porta Manazzo il sentiero rimane in cresta fino al Kempel, passando prima per cima Laste e poi per cima Larici, non mancano le indicazioni con le tempistiche.
Dalla cima del Portule, si scende lungo il sentiero 208 fino al Portello di Galmarara, da cui si trova facilmente il sentiero 835 che si ricongiungerà alla strada forestale, lungo la quale si trova il Bivacco (o Baito) Bordignon.
Il bivacco ha una stufa, un caminetto e 4 posti letto (tre su letto a castello e uno in terra) con i rispettivi materassi. Non c'è acqua, ma solitamente si trova la legna per fare fuoco, alternativamente bisogna andare in cerca dei pini mughi tagliati dai pastori nei dintorni.

Il giorno seguente, dal baito sono andato verso l'Ortigara, scendendo poi al Baito Ortigara (non molto bello e un po' decadente).
Dal baito sono sceso a piazzale Lozze, camminando poi fino a raggiungere la strada forestale che mi porterà al rifugio Barricata (la si prende vicino all'attacco del sentiero 845).
Dal rifugio Barricata sono sceso nei prati attraversati dalla strada asfaltata, fino a raggiungere l'albergo Marcesina. Da qui lungo il sentiero 869 si raggiunge il rifugio Val Maron attraversando il Passo della Forcellona.
Dal rifugio Val Maron a Baita Lisser si cammina su asfalto, per poi prendere la mulattiera che porta giù in paese ad Enego.

PERIODO CONSIGLIATO: autunno;