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sabato 19 luglio 2014

Misurina - giro delle Tre Cime - Misurina

PARTENZA: Misurina (1757 m);

ARRIVO: Misurina (1757 m);

LUNGHEZZA: 10 km circa l'anello fra i rifugi + 10 km fra salita e discesa a Misurina;  

DIFFICOLTA': EE;

SENTIERI: 101, 105;  

CARTOGRAFIA: Tabacco n°017;

TEMPO IMPIEGATO: 5 ore circa;

ALTITUDINE MASSIMA: Rif.Locatelli (2450 m);

ALTITUDINE MINIMA: Misurina (1757 m);

ZAINO: 30 litri;

MATERIALE e RISORSE: A parte una buona scarpa, l'equipaggiamento necessario non è molto, basta un normale zainetto da passeggiata giornaliera per vivere spensieratamente questa bella passeggiata.

GRUPPO MONTUOSO: Dolomiti - Tre Cime di Lavaredo;

SEGNALETICA: ottima;

DESCRIZIONE DELL' ITINERARIO: Con partenza da Misurina, si può raggiungere il Rif. Auronzo (2320 m) in autobus (con partenza dal piazzale di fronte al Grand Hotel) oppure a piedi sempre percorrendo la stessa strada con una variante che inizia dal casello di pedaggio prima di Malga Rin Bianco.
Dopo un'ora dalla partenza a piedi da Misurina, si raggiunge il Rif. Auronzo, dove inizierà il giro delle Tre Cime.
Ora avrà inizio il giro, che si svolge principalmente su strada sterrata e un ampio sentiero, che porta il panorama dai Cadini al Monte Paterno, particolarmente spettacolare con le prime luci.
I Cadini, come li vediamo lungo il sentiero 101

Dopo aver superato il rifugio Lavaredo, potremo godere di questa visuale delle Tre Cime da forcella di Lavaredo.
 Dopo due ore di cammino raggiungiamo f.lla Lavaredo ed inizia l'ultimo tratto (sterrato o sentiero fra i ghiaioni) che poi porterà al Rif. Locatelli.
strada sterrata





















Variante fra i ghiaioni
E così arriviamo, dopo tre ore di cammino scarse, al rifugio Locatelli, dal quale si può scattare la classica foto delle pareti nord delle Tre Cime. Qui termina il sentiero 101 ed inizia il 105, per la seconda metà del giro.

Il Monte Paterno



















I laghi dei Piani, accando al rif. Locatelli














Rif. Locatelli e bivacco invernale visti dal sentiero ai piedi del M. Paterno




Camminando verso il rif. Langalm

Da qui inizia il tratto di sentiero del giro, sempre molto ben indicato e ampio, ma non più carreggiabile. Dopo un iniziale discesa seguita da una salita altrettanto lunga, il sentiero 105 riprende un'andatura paineggiante fino al rif. Langalm.
Il Langalm


Uno dei tre specchi d'acqua ai piedi delle pareti nord delle Tre Cime, a 2 min dal Langalm





















Ora, inizierà un breve tratto di salita che ci porterà a forc. Col de Mèdo (2324 m).
Camminando verso la forcella, uno sgruardo a M. Piana e M. Piano.





















Raggiunta la forcella sono passate ormai 4 ore dalla partenza, e possiamo decidere se tornare in bus (in tal caso basta completare il sentiero 105 fino al rif. Auronzo), o a piedi, scendendo direttamente verso Malga Rin Bianco.
Io ho scelto di tornare giù a piedi, passando così per delle vecchie caserme della Grande Guerra, luogo ideale per una breve sosta. Il sentiero non è molto visibile, in quanto inizia sul prato dei Piani de Longeres, arrivando alle tre casermette seguendo il piccolo torrentello non visibile dal sentiero 105.
Iniziando a scendere lungo il prato

Sono ben visibili i Cadini (sulla destra), il Sorapiss (a sinistra) e Misurina.

Alle nostre spalle, il versante sud-ovest delle Tre Cime

Eccoci alle casermette, di qui in poi il sentiero che porta alla strada asfaltata è ben visibile fra i pini mughi.
Dopo 5 ore e mezza arriviamo al Lago Antorno (1866 m) concludendo poi la nostre passeggiata tornando per la strada a Misurina.
Il lago Antorno con il Sorapiss


PERIODO CONSIGLIATO:Estate ed autunno, con i dovuti "strati a cipolla".

CONSIGLI: Vestire un abbigliamento non troppo leggero, perchè molto spesso c'è parecchio vento.

venerdì 18 luglio 2014

Misurina - Monte Piana

PARTENZA: Misurina (1757 m);

ARRIVO: Monte Piana (2324 m);

LUNGHEZZA: 6 km circa;  

DIFFICOLTA': T;

SENTIERI: Strada, 122, 64;  

CARTOGRAFIA: Tabacco n°17;

TEMPO IMPIEGATO: 4 ore;

ALTITUDINE MASSIMA: Monte Piana (2324 m);

ALTITUDINE MINIMA: Misurina (1757 m);

ZAINO: 30 litri;

MATERIALE e RISORSE: A parte una buona scarpa, l'equipaggiamento necessario non è molto, basta un normale zainetto da passeggiata giornaliera per vivere spensieratamente questa bella passeggiata.

GRUPPO MONTUOSO: Dolomiti - Monte Piana;

SEGNALETICA: Buona; 

DESCRIZIONE DELL'ITINERARIO: Per raggiungere il Monte Piana da Misurina non è necessario percorrere sentieri, ma basta seguire la strada asfaltata che parte dal Genzianella, vicino al camping "la Baita". La strada è percorsa da jeep che effettuano servizio navetta fino al Rif. Bosi, quindi si può anche fare salita in jeep e discesa a piedi per rendere il tutto più gradevole.
Il rif. Bosi, a 2205 metri

Comunque, una volta saliti fino al rif. Bosi (a piedi o in jeep), inizia il giro lungo i sentieri 122 e 64.
Le Tre Cime viste dal Monte Piana

La strada che scende a Misurina



Sul sentiero 122



Panoramica che, partendo da destra, mostra Cristallo, Cadini di Misurina e Tre Cime


Il gruppo del Cristallo


Il Picco di Vallandro e il lago di Landro





















Panoramica che, partendo da destra, mostra il Picco di Vallandro, la Croda Rossa d'Ampezzo ed il Cristallo






Il primo sentiero vi porterà fino alla piramide Carducci, intorno alla quale vi sono numerose gallerie della Grande Guerra visitabili, mentre il secondo ci riporterà al rifugio Bosi percorrendo il versante ovest del monte.

PERIODO CONSIGLIATO: Tutto l'anno, in inverno con le ciaspe;

CONSIGLI: Tanta acqua se la si fa in salita, perchè non c'è molta ombra lungo la strada asfaltata.

giovedì 17 luglio 2014

Misurina - Forc. del Nevaio - Misurina

PARTENZA: Misurina (1757 m);

ARRIVO: Misurina (1757 m);

LUNGHEZZA:11 km circa;  

DIFFICOLTA': EE/EEA;

SENTIERI: 115, 112 (Sent. Durissini), 118, 120 ;

CARTOGRAFIA: Tabacco n°17;

TEMPO IMPIEGATO: 5-6 ore

ALTITUDINE MASSIMA: Forc. del Nevaio (2620 m);

ALTITUDINE MINIMA: Misurina (1757 m);

ZAINO: 30 litri;

MATERIALE e RISORSE: A parte una buona scarpa, l'equipaggiamento necessario non è molto, basta un normale zaino da 30 litri con caschetto ed eventualmente set da ferrata, un litro d'acqua e uno snack;

GRUPPO MONTUOSO: Dolomiti - Cadini di Misurina;

SEGNALETICA: Buona ;

DESCRIZIONE DELL'ITINERARIO: Il sentiero parte dal Pian degli spiriti (1876 m), raggiungibile con una strada sterrata che si può prendere da Misurina agli impianti di risalita Col de Varda, oppure dal parcheggio prima del lago Antorno seguendo indicazioni per il rifugio Fonda Savio.

Partendo al mattino presto, l'alba renderà la passeggiata spettacolare





















Il sentiero è molto ben indicato, basta seguire le indicazioni per il rifugio Fonda Savio, e dopo un'ora e mezzo da Misurina, si raggiunge il Passo dei Toci (2367 m) e il rifugio.
Inutile dire che l'enrosadira è uno spettacolo a cui è impossibile abituarsi





















Il rifugio Fonda Savio





















Il panorama che offre il rifugio di prima mattina

Ora, dopo aver ammirato sufficientemente le montagne, riprendiamo il cammino, verso la salita che porterà alla forcella del Nevaio. Dal rifugio è ben indicato il sentiero da percorrere, inizialmente il 112 ha un breve tratto in comune con quello che porta alla ferrata Merlone, quindi basterà seguire le indicazioni per poi ritrovarsi a salire un ghiaione ricoperto quasi sempre di neve (indispensabile una buona calzatura, bastoncini da trekking e prudenza), con la nostra forcella ben visibile sempre (quindi anche in caso di neve sarà molto facile orientarsi).
Come si vede chiaramente, la forcella sarà sempre dinanzi a noi, ed avvicinandoci possiamo vedere la scaletta a pioli che sarà l'inizio del tratto attrezzato del sentiero Durissini.

Salendo lungo il Durissini, alle spalle abbiamo le Tre Cime.

Dopo aver raggiunto e superato la scaletta, siamo arrivati a forcella del Nevaio (2620 m) dopo 2 ore e mezzo da Misurina.
Uno sguardo verso le Marmarole da Forc. del Nevaio

Il Cristallo sempre dala forcella

 Adesso l'uso del caschetto è caldamente consigliato, in quanto è molto ripido ed è facile anche che ogni tanto caschi qualche sasso dai Cadini. Il set da ferrata non è indispensabile, perchè le eventuali cadute non sono tanto alte da rendere possibile al dissipatore aprirsi, ma gioca un ruolo psicologico non indifferente (sopratutto se, come me, si viaggia in solitaria).
la discesa che parte da forc. del Nevaio

Dopo una decina di minuti si raggiunge forc. Verzi, dove ci si può riposare un attimo prima di riprendere la discesa fino al rifugio Città di Carpi.

Alcuni tratti si separano dal sentiero attrezzato con scalette a pioli, ma sono comunque attrezzati con i cavi d'acciaio.


Man mano che scendiamo, la visuale sulle Marmarole si fa sempre più ampia
Si vedono poco, ma lungo il ghiaione ci sono dei camosci in fuga

Vista da sotto fa una strana impressione sapere che un'ora e mezzo prima eravamo lassù

Lungo i ghiaioni visibili una volta scesi dal tratto attrezzato, si possono intravedere dei camosci, anche se sono molto schivi.
Il sentiero da seguire ora, è il numero 118, in direzione rifugio Città di Carpi, raggiungibile in tre quarti d'ora.
Un'ultima occhiata ai Cadini, prima di raggiungere il rifugio


Ora non resta che proseguire l'ultimo piacevole tratto di discesa per concludere la nostra escursione.

Adesso non ci resta che seguire la strada sterrata che porta giù fino a Misurina nel giro di un'oretta abbondante.

PERIODO CONSIGLIATO: Estate;

CONSIGLI: Utilizzare buone calzature e Caschetto, portarsi i bastoncini da trekking per la salita a forc. del Nevaio.