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venerdì 20 settembre 2013

Gruppo del Sorapiss, Sella di Punta Nera (2738 m)

PARTENZA: Passo tre croci (1791 m);  

ARRIVO: Passo tre croci (1791 m);  

DIFFICOLTA': EE (impegnativo);

SENTIERI: 215 e 213;

CARTOGRAFIA:Tabacco n°3;  

TEMPO IMPIEGATO: 10h;

ALTITUDINE MASSIMA: 2738 m (Sella di Punta Nera);

ALTITUDINE MINIMA: 1791 m (Passo tre croci);

ZAINO: 30 L;

GRUPPO MONTUOSO: Sorapiss e Faloria;  

SEGNALETICA: Ottima;

DESCRIZIONE DELL' ITINERARIO: Ore 9.30, partenza dal Passo tre croci (1791 m), vedi foto.
Si imbocca il sentiero numero 215, che s'introduce tranquillamente nel bosco, lungo questo primo tratto vi saranno sempre più finestre panoramiche man mano che si sale (poichè cambia la vegetazione che pone ai lati del sentiero i pini mughi, permettendo così all'escursionista di ammirare la vallata alla sua sinistra).
Il percorso vede alla sua sinistra la vallata in cui scorre il torrente Ansiei (vedi foto sotto), mentre alla destra è accolto tra le prime vette del Gruppo del Sorapiss: Zimes de Marcuoira.
Mentre si costeggiano le Zimes de Marcuoira, il sentiero 215 inizierà a prendere gradualmente quota, e vi porterà ad incontrare i primi cavi d'acciaio dei tratti attrezzati di questa salita. I cavi sono stati recentemente reinstallati, quindi sono in ottimo stato.
Dopo un'ora e mezzo trascorsa nel piacevole camminare lungo il nostro 215, si arriverà al rifugio Vandelli, del CAI di Venezia, in quota 1937 m.
A due minuti dal rifugio (sempre lungo il 215), apparirà ai vostri occhi il lago del Sorapis (1923 metri), sovrastato dall'imponente figura del Dito di Dio (2603 m, vedi immagine sotto).
Una volta davanti al lago, è possibile ammirare il Circo del Sorapis: l'insieme di vette che accolgono queste acque lattiginose al loro interno.
Dopo aver percorso il giro del lago, consigliabile (perchè più facile) percorrerlo lungo il sentiero 215 (al bivio tenere la destra), si giunge ad una spiaggietta erbosa che si bagna nelle fresche acque del lago (vedi foto sotto).













Qui, sulla spiaggetta, consiglio di fare un pasto, prima di intraprendere la fase più impegnativa della giornata.
Ora inizierà la parte impegnativa del 215, con una prima ora (all'interno del circo del Sorapiss, vedi foto sotto) di salita lungo il ghiaione.



























Lungo la salita (che porterà in quota 2357 m), l'escursionista potrà ammirare le bellezze del circo del Sorapis: alla destra spiccano le vette di Ra Zesta(2768 m) e di Ciadin de Loudo (2670-2640-2608 m), mentre alla sinistra si trovano il Dito di Dio (2603 m), Punta Zurlon (2720 m) ed il ghiacciaio orientale, sovrastato da Ponta del Sorapiss (3205 m).
Una volta terminata la prima salita, percorrete il sentiero sotto le tonde del Sorapis (alla vostra destra), fino a raggiungere il bivio che separa il 215 dal 242 (sentiero attrezzato F. Berti, che porta al bivacco Slataper (2600 m).
Proseguendo per il 215 (al bivio quindi, girare a destra), inizierà il tratto più impegnativo del sentiero: una salita a tratti attrezzati (anche questi molto nuovi ed in buono stato) sotto Ponta Negra (2847 m), che vi porterà a salire di oltre 400 metri.
Durante la salita è consigliato l'uso del caschetto, poichè (causa orogenesi) si staccano continuamente pezzi di roccia da Punta Nera. Arrivati sulla cima, avrete raggiunto il picco di massima altezza nella vostra escursione: Sella di  Punta Nera, 2738 metri.



























La foto qua sopra riportata, rappresenta un tratto della discesa percorsa tra Sella Punta Nera e Forcella Faloria (2309 m, nella foto sotto al termine dei ghiaioni).



























Questo tratto richiede un buon allenamento ed un passo sicuro, poichè nel primo tratto di discesa lungo il ghiaione si può trovare neve.
Percorrendo l'impegnativa discesa lungo ghiaioni e rocce, potrete ammirare alla vostra sinistra Croda Rota (2670 m) e Ra Seleta (2673 m) alla destra.



























La foto di sopra, rappresenta una parte del sentiero, da cui traspare la difficoltà che si può incontrare nel percorrerlo.




























Guinti a forc. Faloria (2309 m), avrete tre possibilità da percorrere: il 223 (da sinistra) che vi porterebbe verso il rifugio Tondi (2327 m), il 223 (da destra) che vi riporterebbe al rifugio Vandelli passando per Ciadin de Loudo (2378 m), oppure proseguite per il nostro sentiero, quello che divide gli altri due.
Dopo altri 5 minuti di cammino, troverete un secondo bivio, qui imboccherete il sentiero numero 213 verso destra, in direzione del Passo tre croci (1791 m).



























Questa foto è stata scattata lungo il 213, tornando al Passo tre croci, questo paesaggio vi accompagnerà fino al tramonto, in cui l'imponente gruppo del Cristallo (con picco di 3152 m) si tingerà di rosa, donandovi forti emozioni.
Dopo il cammino sulle colline del Faloria, il 213 inizierà gradualmente a reinserirsi in una fitta boscaglia. I tratti boschivi di questa ultima tranche della vostra escursione dureranno all'incirca un paio di chilometri, nei quali la figura del Cristallo resterà un riferimento fisso (come suggerisce la foto sottostante, scattata all'interno del bosco).
Ore 19.30, arrivo al Passo tre croci, termine della nostra escursione.
PERIODO CONSIGLIATO: Da estate a ottobre, prima della neve.

CONSIGLI: Se si percorre questa camminata in stagione estiva, è consigliato (per via dei tratti esposti al sole) di aumentare a dovere le risorse d'acqua, torna buono anche un caschetto per il tratto verso sella di Punta Nera.